Vedremo in futuro la loro struttura e come riconoscerle,interrogarle e magari
qualche piccolo snippet per ricavare le informazioni contenute in esse.
Le Smart Card
Con qualche smartphone un po datato e un clone cinese di arduino si potrebbe dare vita a progetto economico e a basso prezzo per aprire porte.E’ una delle tantissime applicazioni delle smart card.Su playstore di google ci sono tantissime applicazioni
che leggono le smartcard a quel punto con un giusto plugin si potrebbe trasmettere
tramite bluetooth ad arduino i dati della smart card ,a sua volta arduino fa un controllo sul suo database per l’accesso ed aziona il relè a cui è collegata la serratura.
Le smart Card sono alla base di ogni nostra attività ,identificazione ,acquisto ,comunicazione,sicurezza dati.
Una sim è una smart card,un bancomat è una smart card,la tessera sanitaria è una smart card,la tessera del supermercato è una smart card,una pennetta del pc può essere considerata una smart card.
Un po di teoria
Le smart card sono dei veri micropc infatti sebbene il chip
sia microscopico all’interno ha un microprocessore che elabora i dati in ingresso.
Esistono in verità anche quelle senza microprocessore dette memory
card ,come le carte prepagate,carte per la raccolta punti.
Contact Contactless dual-Interface
Le smart card possono essere a contatto o meno,quelle a contatto
hanno bisogno di un apparecchio per leggerle e sono da preferire
se è necessario uno scambio dati notevole,quelle wireless vanno
benissimo per dei riconoscimenti veloci come un controllo accessi.
Lavorano su due frequenze 125 kz e 13,56 Mhz.
Il microchip delle smart card
Ma com’è fatto un microchip delle smart card?
immaginate una lucertola a 6 zampe vista dall’alto.
La testa è la CPU le prime due zampe La Rom e La Ram,le seconde
la porta di input/output e la eeprom,le terze il Generatore Di Numeri Casuali e il cooprocessore matematico ,La schiena è il BUS
dove passano le informazioni e indirizzi.
o-I-I-I—
La Testa della smart card
Ve lo immaginate un commodore 64 o un m24 della Olivetti in
un microchip di pochi millimetri ?Eppure.. è cosi
strabiliante!!
Le frequenze di calcolo sono molto più alte e arrivano ai 40 Mhz
o forse le stanno superando in questo momento,l’indirizzamento
era 16,32 forse adesso 64 bit.
Nella Rom è scritto il sistema operativo e alcuni dati che non si possono cancellare come il serial number.
La eeprom è usata come una memoria di massa di un harddisk,
La parte I/O per le contact aveva una velocità di 9600 b/s
Il cooprocessore matematico si occupa di elaborare numeri molto
grandi.
LE grandezze di queste memorie si aggirava intorno al centinaio
di Kb.